Percorrendo lentamente, con lo sguardo volto alla vetta, le sinuose curve dell’Etna, si arriva in un luogo protetto dal resto del Mondo, dove la nebbia avvolge ogni preoccupazione, che – con essa – scompare.
Un luogo in cui il vento lascia una sottile polvere lavica che arricchisce il terreno, donandogli caratteristiche uniche; un luogo in cuisole guida fino a perfetta maturazione i grappoli di Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante, Catarratto e Moscato dell’Etna.
Così, tra i viottoli di Presa, piccola frazione in cui gli abitanti depongono i panni di concittadini e divengono quasi una tribù, nasce “La Gelsomina”, piccolo gioiello posto sul limitare del torrente Santa Venera, dove Piedimonte Etneo cede il passo alla Contea di Mascali.
Su un suolo lavico ed argilloso, camminando giorno dopo giorno sulla “gghiara”, come la pronunciano gli etnei, hanno coltivato 15 ettari tra vigneto, uliveto e frutteto, che assumono la forma di un anfiteatro, come a voler invitare chiunque varchi il cancello a godere dell’immenso spettacolo che è la Natura, che quotidianamente si replica e si rinnova.
Dal 2018 l’arduo compito di vivere pienamente e prendersi cura de la Gelsomina è di Tenute Orestiadi, realtà di Gibellina (TP), che ne ha aperto le porte a curiosi ed eno-appassionati.
LA PROPOSTA DI DEGUSTAZIONE
Contaminazioni vulcaniche: visita ai vigneti de LA GELSOMINA e degustazione di 4 vini. 25 euro a persona su prenotazione.